LUCIA LEUCI

Leuci

LUCIA LEUCI
http://www.lucialeuci.it

Nata il 7 aprile 1977 a Bisceglie (BA). Vive e lavora tra Bisceglie e Milano. E’ una dei giovani artisti più in evidenza negli ultimi anni, grazie anche alla partecipazione a importanti rassegne nazionali come la Biennale Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Roma, FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, la sezione Anteprima della Quadriennale, Roma, Gemine Muse, Bari, Fuori Uso, Pescara, “SerrONE Biennale Giovani” Monza e “La donna oggetto – miti e metamorfosi al femminile 1900/2005”, Vigevano.

“Home Sweet Home” si profila come un vero e proprio rito, attraverso i cui luoghi e tempi ci guida una presenza, un fantasma rosso del quale mai possiamo riconoscere le sembianze come propriamente umane. In una dimensione che non è la nostra, veniamo accompagnati per le stanze di quella che una volta è stata un’abitazione. Ciascun ambiente trabocca di oggetti di ogni tipo, utilizzati per l’ultima volta chissà da chi e quando. La casa, con le sue bizzarre scenografie, con gli interrogativi che porta con sé, è la vera protagonista di questa serie. La figura che intuiamo all’interno di essa ne è l’abitante, la percorre, se ne appropria metro per metro, istante per istante. E’ sul punto di smaterializzarsi definitivamente, tramutarsi in un altro oggetto posseduto dalla casa stessa.

Il rosso sangue del costume dell’artista vuole suggerire il senso del sacrificio necessario per portare a termine questa azione: entrare in possesso di uno spazio proprio significa prima di tutto dover entrare in possesso di se stessi, con tutte le implicazioni che ciò comporta. Leuci stessa ricorda il saggio “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, nel quale, analizzando la difficile situazione delle artiste nella storia, la scrittrice inglese sottolinea come, prima di tutto, bisogna saper “uccidere l’angelo del focolare”, ovvero la massa di stereotipi e condizionamenti sociali che racchiudevano (racchiudono?) la donna. Gli scatti di Lucia Leuci vogliono essere la manifestazione di un desiderio, un’indagine sulla capacità di adattamento (anche a se stessi) e sul proprio potere.

Per chi conosce l’opera di Lucia Leuci, ormai nota all’interno del panorama dell’arte contemporanea, le cifre dell’artista sono ben presenti: l’uso del mosso, l’onnipresenza del proprio corpo… In questa serie troviamo tematizzati spunti altrove meno espliciti: la sfida con ciò che di sconosciuto giace in noi, il problema dell’affermazione della nostra identità nel rispetto altrui e proprio, la volontà di “ritornare”, in senso lato. “Home Sweet Home” è un lavoro intimo, misterioso e coerente.

Text by: http://www.rebeccacontainer.com

~ di Underscore su martedì, 23 ottobre , 2007.

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